Descrizione
MATERIALENUOVO
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VENDUTO CON FORMULA VISTO E PIACIUTO
COME IN FOTO NELLO STATO IN CUI SI TROVA
Il "Guzzino"
La nuova Guzzi si presentava come un modello molto semplice sia meccanicamente che da condurre: i comandi sono pochi e tutti a portata di mano sebbene in alcuni casi antiquati (come l`acceleratore comandato da una levetta sul manubrio o il cambio a mano con leva sulla destra del serbatoio). Il motore a due tempi della motoleggerissima di Mandello di 637 cm (alesaggioxcorsa 42x46 mm) erogava 2 CV sufficienti per spingere i 45 kg della moto a 50 km/h con un consumo di miscela variabile tra i 30 e i 50 km/l.
Gi durante il 1946 vengono apportate alcune modifiche meccaniche (una bronzina a supporto dell`albero motore la trasmissione primaria a ingranaggi elicoidali un numero maggiore di dischi della frizione) e funzionali (un cavalletto e un portapacchi sul serbatoio). La 65 di Mandello fu subito un successo commerciale ma anche sportivo: furono numerosi infatti quelli che corsero con la piccola Guzzi tra cui un giovane Umberto Masetti che la port alla vittoria a Reggio Emilia nel 1947.
Nel 1948 il Guzzino come venne popolarmente chiamato sub alcune modifiche: venne montato un clacson elettrico un tappo del serbatoio di nuova fattura e una marmitta di disegno rivisto. L`anno successivo le modifiche furono pi numerose: il forcellone venne irrobustito mentre il comando del fanale venne spostato sul manubrio il fanalino posteriore fu cambiato e il carter del pignone maggiorato.
Il 1949 fu anche l`anno di un grande raduno organizzato dalla Moto Guzzi per i possessori di un "Guzzino": il 5 giugno di quell`anno si presentarono a Mandello del Lario 14.257 persone in sella a 12.660 Guzzini provenienti da ogni parte d`Italia e anche del Mondo ottenendo i record mondiali per quanto riguarda il numero dei partecipanti per il numero dei veicoli e per numero di motocicli di una sola marca tipo e cilindrata. Nel `49 inoltre la Moto Guzzi si accord con la spagnola Motorhispania (fondata pochi anni prima per l imprenditore italiano Oscar Rav) per produrre su licenza la motoleggera mandellese nella penisola iberica. Le motociclette prodotte dalla Motorhispania portavano la denominazione commerciale Moto Guzzi Hispania.
Lo stesso anno 25 "Guzzini" (insieme ad una Airone e a un motocarro Ercole) compirono il Raid Milano-Oslo della Freccia Rossa della Bont impresa benefica organizzata da Don Carlo Gnocchi e Don Andrea Ghetti e portata a termine da rover-scout lombardi in occasione del 4 World Rover Moot a Skjk Norvegia. I "Guzzini" utilizzati per la spedizione avevano sospensioni irrigidite e raggi pi spessi per affrontare meglio il lungo viaggio e un portapacchi aggiuntivo per il bagaglio dei conducenti.[1]
Nel biennio 1951-1952 a causa di una scarsit di cromo sul mercato mondiale alcuni particolari precedentemente cromati furono bruniti anche per ridurre il prezzo della moto. Il processo di contenimento dei costi prosegu nel 1953 quando furono attuate diverse modifiche (nuovi il carburatore le leve al manubrio la forcella il clacson il cilindro ora in ghisa e altri particolari) al fine di ridurre il prezzo e fronteggiare la concorrenza.
La produzione del "Guzzino" cess nel 1954 dopo 71.534 esemplari costruiti anno in cui fu sostituito dal Cardellino da esso strettamente derivato.